riflesso

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martedì 24 gennaio 2017

Prontezza

Che prontezza di riflessi,  che attenzione immediata,  che presenza!  L'interesse è elevato. La posta molto alta. Il tempo un orologio implacabile. Amico e nemico nello stesso momento.  Ed io osservo i fili di una matassa ingarbugliata ed ogni movimento impercettibile è un nodo che si scioglie. Ogni gesto è non casuale. Si. Osservo

venerdì 13 gennaio 2017

Blackout

Non sono mai stata nelle braccia di mio padre. Mai una volta. Non c'è nei ricordi della mia mente, né tra quelli della mia pelle. Non c'è nei miei occhi che si cristallizzano di lacrime nell'incontro fortuito di una fotografia che non sono io, morbidamente accucciata nella culla serena di un padre. Non c'è nei miei sogni che non sogno, in quel nero che non è pausa ma blackout. Non c'è quando gli appoggio la testa sulle mani incrociate con le perle di un rosario eterno. Non c'è perché abbracciavi con gli occhi e in quegli occhi non mi sono mai fermata abbastanza per dissetarmi.

mercoledì 4 gennaio 2017

Sipario

Uscire di scena. Per un pó. Vedere gli altri attori sul proscenio, scambi di occhiate furtive, non era questo il momento e ora che si fa, la gestione del silenzio per il tempo sufficiente a che il pubblico pagante non se ne avveda, e intanto ecco la battuta e la storia riprende, lo scossone lo hanno avvertito le singole ossa dei recitanti ma gli occhi degli astanti non tradiscono turbamento. E così seduta nel buio del pesante velluto rosso cremisi sta, immobile, gli occhi ribelli fermamente fissi a scorrere il filo della storia, avanti e indietro, in ogni pertugio, a scavare verità e scovare voci, finché un fiume scrosciante di mani definisce l'esito. Il velluto adesso é il suo corpo.