riflesso

riflesso

lunedì 15 maggio 2017

Oggi

A volte, all'improvviso e con inaudita violenza un ricordo ti avviluppa le gambe e le braccia, ti stritola il cuore e occupa ogni spazio, dovunque arrivi lo sguardo. Il respiro diventa di piombo e le budella si rivoltano, mentre fili invisibili ti trascinano nell'incubo di un'altra vita, un'altra storia, un'altra te, vittima del pensiero di non essere abbastanza, responsabile di ogni insulto e ogni violenza, disidratata di amore e di bellezza. E il ricordo si muove, robotico e ubbidiente, ignaro del suo corpo senza ombra, della sua mente schiacciata e spenta, si abbevera ogni tanto da venditori di menzogne e falsi messia. Si può morire migliaia di volte, restare morti per un tempo indefinito e poi rinascere e nascere per la prima volta e benedire ogni respiro che in un'altra vita hai maledetto. Ed essere grata, immensamente grata alla tua natura selvaggia di aver difeso strenuamente la voglia di vedere un'altra alba ancora. E mentre il sole sorge, scalda la tua pelle, sveglia il tuo cuore e riporta il tuo sguardo nell'unico luogo possibile: il tuo oggi, felice, amato e vivo

Nessun commento:

Posta un commento