riflesso

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giovedì 14 aprile 2011

notturno

Complice la notte e il silenzio,
confesso che ho dovuto trattenermi
dalla voglia di rimettere al suo posto
il gatto che tenta di segnare un territorio
che non è suo e che non gli è mai appartenuto.
Rispetto per me non è solo una parola
ma fede ad un valore in cui credo fermamente
e mi bolle il sangue nelle vene
quando ne vengo privata da qualsiasi gatto
che teme il confronto ad armi pari,
che usa l'esser sornione per tenere le distanze
l'esser beffardo per guardare il basso dal suo trespolo
l'esser narcisista per bearsi di se stesso 
e l'esser ambiguo per creare confusione.
  

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