riflesso

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martedì 13 marzo 2012

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....metto la mano in un piccolo cubo privato e profumato di legno antico,
gli occhi non possono vedere ma la pelle acuisce i sensi e tocca una risposta...
è lì, 30 notti dopo l'inizio del suo viaggio, partito tra dubbio e speranza,
è sorta nel cuore della donna che scrive per dire verità che la sua bocca non sa pronunciare, è diventata colore seguendo la sinuosa forma delle parole, chiavi dello scrigno segreto dei sentimenti, è fossile scolpito sulla pietra della sua memoria;
ha percorso strade affollate e  rumorose, nascosta nella calda tasca di un messaggero temerario e incurante del freddo vento di questo tempo, ha riposato la notte nel suo sacco di iuta, ha cercato una casa che non abitava quel che lei sperava...
ed è così che sussurra alle dita della sua artefice l'unica risposta che seco porta lo stesso dubbio e la stessa speranza...di un viaggio uguale a quello mai partito!

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